I casi di tumore al colon retto prima dei 50 anni sono in aumento (fra gli indiziati ci sono i cattivi stili di vita) e spesso i giovani adulti arrivano tardi alla diagnosi perch ignorano i primi segnali
Parlarne pu essere difficile o particolarmente imbarazzante, ma la posta in gioco alta: confessare a un medico che si soffre di diarrea in modo continuativo o che si hanno perdite di sangue dal retto pu salvare la vita perch potrebbero essere i sintomi iniziale di un cancro al colon-retto. Soprattutto prima dei 50 anni, quando si poco propensi a pensare di avere un tumore perch ancora giovani, ma proprio in questa fascia d’et (per la quale non sono previsti controlli di routine) che si sta verificando un aumento notevole dei casi. Con l’intento di favorire la diagnosi precoce, e scoprire la malattia quando le possibilit di guarire sono maggiori, un gruppo di ricercatori americani ha condotto uno studio che ha individuato alcuni campanelli d’allarme da non ignorare.
Quattro sintomi da non ignorare
La ricerca degli esperti della Washington University School of Medicine di St. Louisha coinvolto 5.075 pazienti con un carcinoma colon-rettale ai primi stadi e i risultati, appena pubblicati sulla rivista Journal of the National Cancer Institute
, indicano che ci sono quattro segnali importanti da non trascurare perch potrebbero permettere di scovare un tumore agli inizi, anche due anni prima di quanto non accada nella maggior parte dei casi: diarrea frequente e perdurante, perdite di sangue (rosso vivo, insieme alle feci o meno), dolori addominali continui e che persistono per lunghi periodi, anemia. Quasi la met dei partecipanti, infatti, aveva sofferto di uno o pi di questi disturbi almeno tre mesi prima della diagnosi o anche pi. Non c’ motivo di andare nel panico se si presentano questi sintomi, che potrebbero anche segnalare la presenza di altre patologie meno gravi e pi diffuse, il punto che non trascurare i “campanelli d’allarme” pu salvare la vita — sottolinea Antonino Spinelli, responsabile della Chirurgia del colon-retto all’Istituto Clinico Humanitas di Milano —. Anche i giovani adulti spesso si vergognano a parlare di questi problemi con il proprio medico, ma allungare troppo i tempi non mai una buona idea quando si tratta di salute. Tanto pi in considerazione anche del fatto che nostre ricerche hanno chiaramente evidenziato che il cancro al colon e quello al retto sono pi aggressivi nei giovani, anche a stadi pi precoci.
Controlli a partire dai 50 anni
Con 48.100 nuovi casi registrati ogni anno, il cancro al colon-retto il secondo tipo di tumore pi frequente nel nostro Paese ed anche il secondo nella poco ambita classifica dei pi letali, nonostante ci sia un modo efficace per diagnosticarlo agli inizi e salvarsi la vita: lo screening (offerto gratis in Italia a tutti le persone fra 50 e 70 anni) con il test Sof, per la ricerca del sangue occulto nelle feci. Sette cittadini su dieci, per, non eseguono il test che il Sistema sanitario offre gratuitamente ogni due anni e che consentirebbe di evitare quasi il 90% dei casi visto che i carcinomi colon-rettali si sviluppano a partire da adenomi o polipi che impiegano anni, in media una decina, per trasformarsi in forme maligne — sottolinea Spinelli —. C’ poi un altro problema: se vero che queste neoplasie sono in aumento in chi ha meno di 50 anni, prima di questa et non sono previsti esami o visite di routine. Proprio per questo motivo negli Stati Uniti stato recentemente abbassato a 45 anni l’inizio dello screening. Che il test Sof e, quando indicata (se ci sono sospetti), l’esecuzione di una colonscopia possano fare una grande differenza lo dimostrano i numeri: i casi di cancro al colon retto sono in calo dopo i 50 anni, proprio grazie ai controlli, mentre sono in crescita fra i pi giovani.
Le cause dell’aumento fra i giovani
A cosa si deve l’aumento dei casi prima dei 50 anni? Negli Stati Uniti da anni il tumore del colon in crescita in particolare nei ragazzi fra 20 e 34 anni (le stime prevedono addirittura un raddoppio dei casi entro il 2030) e fra i maggiori indiziati ci sono gli stili di vita scorretti. La causa di questo aumento ancora sconosciuta e sembra dovuta sia a fattori biologici e molecolari del tumore sia a fattori di rischio legati ad alcuni stili di vita sempre pi comuni tra i giovani — risponde l’esperto —. Sovrappeso, obesit, cattiva alimentazione e sedentariet sono tra i principali fattori di rischio per questo tumore, anche se il loro ruolo nei pazienti giovani non ancora ben chiaro. Fattori dietetici quali il consumo di carni rosse e insaccati, farine e zuccheri raffinati e il consumo di cibi salati, conservati o affumicati fanno salire il pericolo di ammalarsi, come l’eccessivo consumo di bevande alcoliche e il fumo. Molti studi negli anni, anche in Europa, hanno correlato gli alimenti ultra-processati (in particolare le carni e i drink dolcificati) all’insorgenza di carcinoma del colon-retto. Una protezione, invece, pu essere prodotta dal consumo di frutta e verdure, carboidrati non raffinati, vitamina D e calcio. Non perdere tempo e non sottovalutare i sintomi davvero cruciale — ricorda Spinelli —, soprattutto visto che parliamo di un tumore pi aggressivo nei giovani, che non di rado arrivano tardi alla diagnosi proprio perch ignorano i sintomi. Scoprire la malattia a uno stadio precoce e curabile pu fare la differenza.
Terapie e recidive
Le ricerche condotte dal gruppo di Spinelli hanno anche messo in luce che la giovane et di per s risultata essere un fattore di rischio per una recidiva di malattia. E gli esiti peggiori delle terapie anticancro nei giovani portano a far pensare che la biologia del tumore in questi pazienti sia diversa — conclude il chirurgo —. Ulteriori studi in questo campo sono necessari anche per eventualmente riconsiderare le cure attuali. Infatti, stato dimostrato che i convenzionali schemi di trattamento per il carcinoma del colon-retto nei giovani non portano i benefici attesi in termini di sopravvivenza libera da malattia. E che la risposta alla radio-chemioterapia neo-adiuvante (prima dell’intervento) per il cancro del retto significativamente peggiore nei giovani.
15 maggio 2023 (modifica il 15 maggio 2023 | 10:05)
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