L’accordo sulle esportazioni dei cereali ucraini attraverso il Mar Nero stato prolungato di due mesi. Lo ha annunciato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. stato deciso di prolungare di due mesi supplementari l’accordo dei cereali nel Mar Nero firmato nel luglio 2022, ha dichiarato il capo dello stato turco. Erdogan ha ringraziato il presidente russo Vladimir Putin per avere sostenuto gli sforzi di Ankara per prolungare l’accordo sull’esportazione del grano ucraino e ha detto che la Turchia far tutto il possibile per l’applicazione dell’intesa. La Black Sea Grain Initiative, firmata nel luglio dello scorso anno a Istanbul dalla Russia e dall’Ucraina con la mediazione della Turchia e delle Nazioni Unite, era gi stato rinnovato due volte prima dell’ulteriore proroga decisa oggi.
Il 54% dell’export agricolo ucraino dipende dall’accordo
Negli ultimi dieci mesi, il 54% dei prodotti agricoli esportati dall’Ucraina partito dai tre porti del Mar Nero inseriti nella Black Sea Grain Initiative. Intesa che ha portato una boccata d’ossigeno all’economia di Kiev, allentando il rischio di tensioni sul prezzo del pane che avrebbero potuto provocare instabilit nelle aree in via di sviluppo fortemente dipendenti dalle importazioni ucraine. Complessivamente sono 30,2 milioni le tonnellate di prodotti agricoli partiti dai tre porti ucraini inseriti nell’accordo (Odessa, Yuzhny e Chormoronsk): la met mais, mentre il 26,9% grano tenero, il 5,5% farina di girasole, il 5,1% olio di girasole.
I beneficiari della Black Sea Grain Initiative
La Cina con 7 milioni di tonnellate di prodotti agricoli tra grano, mais e olio di girasole, pari al 23,2% sul totale partito dai tre porti ucraini, il Paese che ha pi beneficiato della Black Sea Grain Initiative. La Spagna con 5,4 milioni di tonnellate di prodotti, pari al 18%, e la Turchia (3,1 milioni di tonnellate di prodotti pari all’10,2%) si piazzano rispettivamente al secondo e terzo posto tra i Paesi che pi hanno importato dall’Ucraina. L’Italia, invece, con 2 milioni di tonnellate (6,7%) quarta, davanti a Paesi Bassi, Egitto, Bangladesh, Israele, Portogallo e Tunisia. A dirlo il Centro Studi Divulga che ha elaborato i dati Onu e del ministero dell’Agricoltura di Kiev delle rotte dei prodotti agricoli partiti dall’Ucraina da quando stato siglato la Black Sea Grain Initiative.
L’accordo Russia-Ucraina
La Black Sea Grain Initiative stata siglata a luglio 2022 da Ucraina e Russia, con la mediazione della Turchia. L’accordo ha consentito da un lato di alleviare la crisi alimentare in molti stati dell’Africa e del Medio Oriente, dipendenti in gran parte dalle forniture di cereali da parte dell’Ucraina, ed stato il primo patto sottoscritto dai governi di Mosca e Kiev dall’inizio della guerra.
I prodotti agricoli arrivati in Italia
In particolare, da agosto 2022, in Italia sono arrivate 1,3 milioni di tonnellate di mais, 427 mila tonnellate di grano tenero, 127 mila tonnellate di soia e 100 mila tonnellate di olio di girasole. I dati mostrano chiaramente come i porti siano un punto di partenza fondamentale per i prodotti agricoli ucraini ed importante che l’accordo venga rinnovato e duri nel tempo – aveva sottolineato Felice Adinolfi, direttore del Centro Studi Divulga, presentando lo studio -. Si tratta di quantit importanti di prodotti agricoli, la cui assenza motivo di forte squilibrio nei mercati. Questa forte movimentazione di grano, mais, olio di girasole in questi mesi ha scongiurato il rischio di una nuova primavera araba che, come ricorderemo, fu innescata dall’aumento dei prezzi del pane.