1. Che tipo di attivit svolge la Silicon Valley Bank?
Il modello di business della banca ha le radici nell’ecosistema delle startup tecnologiche e dei fondi di venture capital che ne sostenevano la crescita, uno sviluppo esploso in questi anni.
Negli ultimi quattro anni la banca californiana cresciuta in modo esponenziale, al pari del settore tecnologico che finanziava: i depositi sono saliti del 200% fino al picco di 220 miliardi di dollari. A titolo di paragone, quelli di JP Morgan, una delle Big Four americane, sono aumentati attorno al 50% nello stesso arco temporale. Svb era concentrata di fatto su un unico settore e un unico distretto anche geografico, quello delle aziende innovative californiane, un modello che in Europa di fatto non esiste, dice Stefano Caselli, dean di Sda Bocconi.
2. Cosa ha innescato la crisi?
L’impennata delle passivit (come depositi e raccolta) ha spinto Svb a cercare rendimenti pi alti negli anni in cui i rendimenti erano molto bassi, investendo in titoli con scadenze pi lunghe — sopra i 5 anni —, come le obbligazioni. Con il cambio rapido di rotta della politica monetaria negli Usa e il conseguente aumento dei tassi di interesse — spiega Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Abi — si creato un disallineamento tra la durata dei depositi a breve e il portafoglio titoli con durate lunghe e a tasso fisso, e il cui valore sceso per effetto del rialzo dei tassi. Fino a quel momento, cio fino a quando nessuno ha cominciato a ritirare i depositi, per la Svb il mismatch appariva gestibile.
3. Che cosa ha spinto i clienti a ritirare i fondi ?
Le societ innovative hanno un forte assorbimento di cassa perch investono molto — spiega ancora Sabatini — e il rialzo dei tassi ha reso pi costoso finanziarsi. Da qui la corsa da parte delle startup a ritirare i loro depositi, unitamente al diffondersi di timori sulla stabilit della banca. Il risultato il bank run, cio il deflusso dei depositi, tipico delle crisi finanziarie.
4. Perch Svb non ha potuto restituire i depositi?
L’istituto non aveva un cuscinetto di liquidit adeguato.
5. Perch non aveva una liquidit adeguata?
Qui entrano in gioco le regole per il settore bancario. Il quadro di Basilea 3 prevede due indici fondamentali per le banche — dice Sabatini —, oltre a quello di solidit patrimoniale, noto come il rapporto Cet1. Le regole per il sistema bancario prevedono anche un indice di liquidit, il liquidity coverage ratio e il net stable funding ratio che gli istituti devono rispettare. E devono avere un valore superiore a 100. Quando stata adottata Basilea 3, gli Usa hanno scelto di esonerare alcune banche dall’adottare questi ratio che invece sono rispettati dai grandi istituti Usa, che non sembrano impattati da questa vicenda.
6. Che cosa misurano questi indici?
Il primo un indice a breve e dice per quanti giorni una banca pu coprire con le sue riserve i fabbisogni di liquidit. Il secondo misura la capacit di equilibrio tra attivit e passivit.
7. Pu succedere un caso del genere in Italia?
La convinzione che non possa avvenire qualcosa di analogo perch le banche osservano in modo stringente le regole di Basilea 3. In Italia il liquidity coverage ratio del 160% mentre il net stable funding ratio del 130%, ben al di sopra del 100% richiesto, dice l’Abi. In generale, le banche europee hanno 3 mila miliardi di liquidit in eccesso, pari a un quarto dei depositi.