Sono oltre quattro milioni le persone coinvolte, distribuite in quindici regioni. L’iniziativa un antidoto a denatalit e precariato. Tra le iniziative, buoni cultura e sport, ma anche servizi per mamme e bimbi
La famiglia motore di sviluppo della societ. Puntare sulla famiglia significa mettere i giovani nelle condizioni di uscire di casa, far crescere il territorio, il welfare e l’economia. A parlare Maria Grazia Cobbe, referente del Network nazionale dei Comuni amici della famiglia, istituito nel 2017 per volont della Provincia di Trento, il Comune di Alghero e l’Associazione nazionale famiglie numerose, per promuovere la creazione e lo scambio di politiche a sostegno del benessere familiare. Un antidoto necessario contro la perdurante crisi della natalit e del lavoro precario che affigge l’Italia. A oggi fanno parte della rete 154 Comuni, distribuiti in 15 regioni, con oltre 4 milioni di cittadini coinvolti. Non ci sono requisiti per entrare, ma per ottenere la certificazione “Family in Italia”, il marchio che attesta l’impegno del Comune a mettere in campo servizi che rispondono alle esigenze delle famiglie del territorio, bisogna redarre un Piano famiglia approvato con delibera della giunta comunale, il cui stato di attuazione va verificato annualmente, e nei due anni successivi garantire il coinvolgimento delle famiglie tramite consulte o gruppi di lavoro e l’attivazione di uno sportello informativo a loro dedicato spiega Cobbe.
Dei Comuni del Network 60 hanno gi ottenuto il certificato Family in Italia, che pu essere usato su carte intestate, locandine, negli spazi comunali e cos via. Tra questi, dal 2021 c’ Foligno (Perugia), poco pi di 55mila abitanti, che ha istituito nell’organico comunale un ufficio ad hoc per le politiche familiari. Abbiamo introdotto un contributo di mille euro una tantum – spiega la responsabile Daniela Durastanti – per donne sole e coppie in attesa di un figlio con un Isee fino a 40mila euro e doniamo una baby box di benvenuto ai nuovi nati con prodotti per l’igiene personale, libri e una tessera sconto da utilizzare in farmacia. Per chi prende in affido un bambino abbiamo aumentato il contributo mensile da 300 a 515 euro. A tutti gli under 18 assegniamo un bonus sport
e un
bonus cultura, con un valore medio ciascuno di 300 euro, per frequentare impianti sportivi, cinema, teatri e musei. Eroghiamo una carta sconto destinata ai disabili per l’iscrizione in palestra e nella biblioteca abbiamo allestito un’area a misura di bambini 0-6 anni con libri morbidi, sedie, tavolini, cuscini, e un punto allattamento con un fasciatoio per il cambio pannolino.
In cantiere ci sono, continua Durastanti, l’accessibilit dei parchi con giochi inclusivi e baby pit stop, la realizzazione di parcheggi riservati alle famiglie con figli fino a 3 anni e alle donne in gravidanza e l’attivazione di tariffe agevolate e visite guidate nei musei per genitori con prole o nonni con nipoti. A Druento (Torino), quasi 9mila anime, da due anni marchio Family, in autunno partir il laboratorio “diritti in gioco” nelle scuole elementari e medie per raccogliere le esigenze degli alunni ma le famiglie hanno gi iniziato ad avanzare proposte. Le prime – spiega Alessandra De Grandis, assessora alle Politiche sociali e Istruzione – sono state il piedibus e il bike to school.
Tra le altre misure attivate: Contributi per i nuclei con minori fino a un Isee di 10mila euro per attivit sportive, centri estivi e abbonamenti ai mezzi; agevolazioni economiche crescenti per ciascun figlio dal secondo in poi per i servizi di conciliazione, quali l’assistenza con educatore prima e dopo l’orario scolastico, in mensa e per l’aiuto compiti per chi non ha il tempo pieno; apertura di un centro giovani e formazione di una consulta di ragazzi dai 14 ai 29 anni che partecipa con il Comune alla realizzazione di eventi, come festival di musica e giornate sportive; biblioteca con area bimbi 0-6 anni; corsi di ginnastica gratuiti pre e post partum; due percorsi pedonali senza barriere architettoniche e un kit per i nuovi nati con materiale informativo su servizi sanitari e nido, un libro sull’accudimento, sconti da usare in farmacia e nei negozi di abbigliamento.
Pioniere del Network nazionale stata la rete dei Comuni trentini amici della famiglia nata nel 2012: 103 in totale, di cui 13 sono entrati anche nella rete nazionale. Pergine Valsugana uno di questi. Tra le azioni promosse: bonus di 100 euro per l’acquisto di pannolini lavabili; riduzione tariffa rifiuti di pannoloni per bambini (30 euro l’anno) e adulti (75 euro); ospitalit in appartamento (2 posti letto) per i ragazzi impegnati nel servizio civile e 5 posti letto in cohousing per i giovani tra 18 e 30 anni da 100-150 euro al mese (per ospite): soluzioni abitative offerte in cambio di attivit di volontariato per la comunit (corsi di lingua, di informatica, eccetera). Infine, supporto compiti e laboratorio creativo per gli adolescenti a rischio di dispersione scolastica e rimborsi per nido e centri estivi anche ai genitori che non lavorano (che non accedono al bonus provinciale).
13 maggio 2023 (modifica il 13 maggio 2023 | 20:00)
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