Il leader ucraino a Berlino: «Qualche altra visita e saremo pronti ad attaccare». Poi a sorpresa a Parigi cena all’Eliseo: «Il legame con l’Europa si rafforza»
DALLA NOSTRA INVIATA — «La sconfitta russa sarà irreversibile e arriverà già quest’anno». Da Roma vola a Berlino il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, scortato dai caccia tedeschi per una nuova tappa del suo tour europeo volto a rafforzare i legami con gli alleati europei e stringere i tempi sulla consegna delle armi.
Una visita sicuramente soddisfacente per Kiev dopo mesi di rapporti tesi con Berlino. Dalla Germania, in particolare, arriva la conferma della consegna di nuove forniture militari per un valore complessivo di 2,7 miliardi di euro. Alla volta di Kiev partiranno quattro sistemi antiaerei, numerosi Gepard, una trentina di Leopard e un centinaio di carri armati blindati. «Ancora qualche altra visita e poi saremo pronti per l’offensiva», ha dichiarato Zelensky.
D’altro canto il cancelliere Olaf Scholz ha riconosciuto le condizioni di Kiev per la pace. «La Russia deve ritirare le sue truppe, non può funzionare altrimenti», ha dichiarato Scholz facendo un altro passo in avanti verso Kiev anche se Berlino ancora appare restia sulla fornitura dei caccia da combattimento. «Lavoriamo a formare una coalizione dei caccia. Mi rivolgerò ai tedeschi per chiedere anche alla Germania di farne parte», ha spiegato Zelensky durante la conferenza stampa alla cancelleria nella capitale.
Poi Zelensky e Scholz si sono spostati ad Aquisgrana, dove il leader ucraino ha ritirato il prestigioso premio Carlo Magno, conferito ai campioni dell’unità europea. «È un grande onore», ha dichiarato il vincitore del riconoscimento già tributato a figure come Winston Churchill, papa Francesco, Angela Merkel e Bill Clinton. Infine Zelensky è volato a sorpresa a Parigi, dove era già stato a febbraio, per l’ultima tappa del suo tour e per cenare all’Eliseo con il presidente francese Emmanuel Macron con l’obiettivo di discutere di «urgenze militari». «Ad ogni visita, le capacità difensive e offensive dell’Ucraina aumentano. Il legame con l’Europa si rafforza e la pressione sulla Russia aumenta», ha scritto sul suo canale Telegram Zelensky da Parigi. «Incontrerò il mio amico Emmanuel. Discutiamo i punti più importanti delle relazioni bilaterali».
A Kiev intanto, mentre è atteso l’arrivo dell’inviato cinese per la crisi in Ucraina, l’ambasciatore Li Hui, le sirene non hanno smesso di suonare. A essere colpita dai russi è stata la città di Ternopil nell’ovest del Paese. Secondo le autorità ucraine, il lancio di missili è avvenuto quasi in contemporanea con l’esibizione all’Eurovision della band ucraina Tvorchi, originaria proprio di questa provincia. Diversi feriti nella città di Khmelnitsky, nell’Ucraina centro-occidentale, presa di mira sabato, bombe anche a Kherson, dove un ordigno inesploso lasciato dai russi in ritirata nei mesi scorsi ha ucciso cinque persone, mentre Kharkiv e le aree limitrofe, a est, sono state bersaglio di massicci attacchi. Due persone sono morte.
A Bakhmut intanto la carneficina non si arresta. Kiev parla di altre centinaia di soldati di Mosca uccisi in un solo giorno. «Quanto sta avvenendo a Bakhmut è solo il preludio della controffensiva ucraina», ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak alla Bild
. Le difficoltà sul campo sono confermate dal Cremlino. Ed è lo stesso Evgeny Prigozhin, a sottolineare le perdite russe. Il numero uno della Wagner ha scritto una missiva urgente al ministro della Difesa russo Sergei Shoigu. Ma nessuno gli avrebbe risposto.
15 maggio 2023 (modifica il 15 maggio 2023 | 07:11)
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