I dati sulla violenza a Milano sono in calo e dimostrano che la città è più sicura che in passato, dice il sindaco Beppe Sala. Alla riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica svolta questa mattina a Milano è emerso anche che ”questi dati tengono conto del fatto che a Milano si denuncia e probabilmente si denuncia molto più che nel resto d’Italia e probabilmente nel resto d’Europa. Questo è anche significativo”. Lo ha sottolineato il sindaco al termine della riunione alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
”Oggi ho saputo anche dal ministro che c’è la promessa, tra quanto è stato fatto e quanto verrà fatto in termini di assunzioni di forze di polizia incrementali, di pareggiare sostanzialmente il nostro +500 (agenti della Polizia locale, ndr)”.
”Questo – ha sottolineato Sala – è un punto importante. Non è uno slogan. Non chiedo più forze di polizia perché con uno slogan tagliamo corto, ma perché sono importanti. E ho avuto la soddisfazione di sentire la mia richiesta considerata e penso che il ministro e chi lavora con lui farà il possibile per porre un occhio particolare su Milano”.
Il Comitato che si è riunito oggi arriva dopo un botta e risposta al vetriolo dei giorni scorsi, alimentato dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, che aveva richiamato Sala alle sue responsabilità nella gestione della sicurezza, e sostenuto che il sindaco metterebbe la “polvere sotto al tappeto” mostrando una città in cui tutto funziona perfettamente quando invece non è vero. Secondo Fontana la città è insicura e servirebbe l’esercito per gestire l’ordine pubblico. La polemica si è riaccesa anche a causa dell’ultimo stupro denunciato in una discoteca di via Padova lo scorso weekend.
Il problema per il primo cittadino è la ”lettura” del fenomeno: ”Nel mio ruolo devo difendere il valore della mia città. Questa narrazione mette in cattiva luce Milano. I problemi non è che non ci sono, ma non si vuole fare una lettura tecnica”, ha sottolineato Sala, assicurando che ”noi ci stiamo spendendo eccome”.