Dopo essere stato ricevuto al Quirinale dal presidente Sergio Mattarella, Volodymyr Zelensky, oggi a Roma per la prima volta dall’inizio dell’invasione russa, è giunto a Palazzo Chigi per il faccia a faccia con Giorgia Meloni. La premier lo ha accolto con un abbraccio e una forte stretta di mano, prima del bilaterale.
Un incontro in inglese, senza interpreti, nel quale la presidente del Consiglio ha ribadito, secondo quanto si apprende, il fermo sostegno dell’Italia a Kiev, un sostegno “a 360 gradi”, alla sua integrità territoriale, alla sovranità e all’indipendenza dell’Ucraina e la vicinanza del popolo italiano a quello ucraino, impegnato a difendere i valori condivisi di libertà e di democrazia messi a repentaglio dalla guerra di Putin.
L’incontro fra i due leader, sottolineano fonti italiane, è un segnale dall’elevato valore simbolico per l’importanza che Kiev assegna ai rapporti bilaterali rispetto all’aggressione russa.
Una pace giusta per l’Ucraina, ha evidenziato Meloni, potrà esserci solo se la Russia cesserà le ostilità, come del resto aveva già dichiarato nel corso della sua visita nella capitale ucraina del febbraio scorso.
Meloni e Zelensky, sempre secondo quanto si apprende, si scambieranno impressioni e tesi anche sulle gravi conseguenze nella scena globale delle già critiche prospettive di sicurezza alimentare causate dalla guerra. L’Italia – ha poi chiarito la premier – sostiene pienamente le iniziative internazionali volte a facilitare l’esportazione di grano e di prodotti agricoli, come il rinnovo dell’Accordo sul grano del Mar Nero che è essenziale venga rispettato e rinnovato oltre il 18 maggio.
L’Italia, aggiungerà infine Meloni, sin dall’inizio è stata in prima linea per l’attribuzione all’Ucraina dello status di candidato all’Unione Europea e continuerà ad assicurare il suo appoggio per facilitare la progressiva integrazione di Kiev che sta combattendo per la difesa dei valori europei di libertà e di democrazia ed è un avamposto della sicurezza del Continente europeo.