“Devo confessare che all’ultimo Consiglio europeo, quando c’era ospite Zelensky (Il presidente ucraino, ndr), abbiamo lavorato in piccoli gruppi, durante la lunga attesa del vertice, la sala della delegazione italiana era accanto a quella olandese, così ho bussato alla porta e ho detto ‘Giorgia, ho un disperato bisogno di un espresso italiano’. Ovviamente nella delegazione italiana a Bruxelles c’è un’eccellente macchina per fare l’espresso italiano, ed è così che abbiamo iniziato…”, racconta il premier olandese Mark Rutte all’uscita da un bar nel centro di Roma. Qualcuno gli chiede: “Ha assaggiato il gelato?”. “La prossima volta prenderò un gelato e un espresso”, ha risposto Rutte.