La nuova mappa dei sindaci, al termine del primo turno delle amministrative, prende forma anche se per il quadro definitivo bisognerà aspettare l’esito dei ballottaggi, mentre il dato netto è quello sull‘affluenza, con un calo che sembra inarrestabile: ha votato infatti il 59% degli aventi diritto (6,3 milioni di elettori), 2 punti percentuali in meno rispetto alla tornata elettorale precedente.
Dei 595 Comuni che sono andati al voto domenica e lunedì, 13 sono capoluoghi. Di questi, 4 vanno al centrodestra 2 al centrosinistra. Sette sono invece i capoluoghi che andranno al ballottaggio (e il tema è all’attenzione della maggioranza dove si spinge per la revisione o addirittura l’abolizione del secondo turno, attualmente previsto nei comuni con una popolazione superiore ai 15 mila abitanti). Brescia, che festeggia la sua prima sindaca con il 54,84%, e Teramo – dove vince con il 54,47% il sindaco uscente, candidato di Pd-M5S, Gianguido D’Alberto, restano al centrosinistra; il centrodestra vince a Treviso, (con la conferma del sindaco uscente Mario Conte che ottiene il 64,70% dei voti), Imperia, dove Claudio Scajola si conferma primo cittadino con il 62,97% delle preferenze, Latina (comune commissariato che ha dato a Matilde Celentano il 70,68% dei voti, anche lei prima donna-sindaco nella storia della città) e Sondrio, dove al primo turno Marco Scaramellini conquista il 57,86% delle preferenze. Soffre l’alleanza fra Pd e M5s, che riesce a fare la differenza nei due comuni guidati dal centrosinistra ma non in altri.
Tra le città che sceglieranno il sindaco tra due settimane (si torna al voto il 28 e 29 maggio) c’è Siena, con la candidata del centrodestra Nicoletta Fabio avanti di circa 2 punti rispetto alla candidata del centrosinistra Anna Ferretti (30,51 contro 28,75%). Ancona si avvia al ballottaggio, anche qui con il centrodestra in vantaggio che potrebbe conquistare quella che è stata finora una città governata dal centrosinistra (il 45,11% di Daniele Salvetti contro il 41,28% di Ida Simonella). Situazione opposta a Vicenza, dove è il centrosinistra ad accarezzare la prospettiva del ribaltone con il candidato Giacomo Possamai che ottiene il 46,23% delle preferenze, superando il risultato di Francesco Rucco, fermo al 44,06%. Brindisi va al ballottaggio con il candidato del centrodestra, Giuseppe Marchionna, avanti di oltre dieci punti sul contendente del centrosinistra Roberto Fusco (44% contro il 33,32%). Sceglierà il suo sindaco al secondo turno anche Massa, dove il sindaco uscente Francesco Persiani sostenuto da Lega, Fi e liste civiche, è al 35,42% contro il 29,95% del candidato di Pd e Alleanza Verdi Sinistra Enzo Ricci. Mentre resta fuori il candidato indicato da Fratelli d’Italia.
A Pisa si va al ballottaggio in extremis. Michele Conti, sindaco uscente di centrodestra, resta per un soffio sotto la soglia del 50%, con il 49,96% contro il 41,12% del candidato di centrosinistra Paolo Martinelli. Mentre a Terni la sfida sarà tra Orlando Masselli, candidato del centrodestra al 35,85%, e Stefano Bandecchi, candidato di alcune liste civiche, al 28,11%. Fuori al primo turno i candidati del Pd e del Movimento 5 Stelle.
Un risultato che non sembra però preoccupare particolarmente le forze di opposizione, in particolare i Dem intenzionati a misurare l’onda vincente del centrodestra, solo dopo il 29 maggio. “Sono poche le conferme del primo turno e molti gli scontri diretti che si giocheranno tra due settimane – ha detto Davide Baruffi, responsabile enti locali del Pd – ad Ancona il risultato è positivo, il M5s non è in coalizione e credo si possa fare bene. Il candidato di centrosinistra a Vicenza è davanti al centrodestra. In un comune governato dal centrodestra siamo avanti”. E aggoiunge: “In alcuni casi è stato possibile costruire alleanze più larghe, in altri casi non è stato possibile. Questo sarà l’elemento che fa la differenza”.
Al momento, dunque, dal Pd trapela fiducia, “stare sui territori conta”, è il ragionamento, alla luce della lunga campagna elettorale, della segretaria Elly Schlein che ha annunciato per martedì pomeriggio una conferenza stampa sui risultati nella sede del partito.
Di “netta vittoria del centrodestra” parla invece Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia. “Il centrodestra continua il suo cammino e ottiene consensi anche mesi dopo le Politiche, anzi avanza”, commenta poi in un’intervista al Corriere della Sera. “Sono molti i comuni piccoli dove vinciamo che prima erano governati dalla sinistra – prosegue Donzelli -. Potrei citarne alcuni, da quelli toscani a me cari, come Poggio a Caiano, ad alcuni veneti come San Donà di Piave. Sono segnali che il governo e la maggioranza convincono e che uniti sono forti”.
Soddisfatto anche Matteo Salvini “per la netta crescita della Lega sia in termini di voti che di sindaci e consiglieri eletti”. E si congratula sui social con i sindaci vincenti il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani. “Il centrodestra vince in capoluoghi importanti come Latina, Sondrio, Imperia e Treviso. Congratulazioni ai sindaci eletti. Lavoriamo per vincere i ballottaggi, a cominciare da Ancona dove il nostro Daniele Silvetti può conquistare il governo della città dopo 30 anni di amministrazione della sinistra”.
In difficoltà il Terzo Polo, che si è presentato all’appuntamento elettorale con alleanze variabili. Anche se Il leader di Azione, Carlo Calenda, sottolinea l’esito di Brescia: “Felicissimo per Laura Castelletti e per il risultato ottimo (e decisivo per la vittoria) della nostra lista”.