“La Repubblica, in innumerevoli prove e, da ultimo, durante la pandemia, ha confermato sentimenti di unità e coesione stringendosi ai valori costituzionali. Gli stessi che, ispirando la nostra società, garantiscono le risorse morali necessarie a fronteggiare le sfide complesse che la contemporaneità ci mette innanzi. La Costituzione, l’Inno degli italiani e la Bandiera sono i riferimenti che ci guidano nell’impegno comune di consolidare un’Italia fondata su pace, libertà e diritti umani”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un passaggio della sua dichiarazione in occasione del 162° anniversario della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera.
Il Presidente ha deposto una corona di fiori all’Altare della Patria sulla tomba del Milite Ignoto. Alla cerimonia hanno partecipato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il vice presidente della Camera, Fabio Rampelli, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra, il sottosegretario alla Difesa Matteo Perego, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. In piazza Venezia è schierato un picchetto interforze per gli onori militari.
“162 anni fa, sotto il Tricolore, con i plebisciti popolari si espressero la sovranità e la volontà che, attraverso l’opera risorgimentale, avevano portato alla costituzione dello Stato italiano. Il primo pensiero va alle generazioni che hanno accompagnato questo traguardo, a quanti, con il loro operato, hanno contribuito alla nascita e alla crescita del nostro Paese, promuovendo quei valori di civile convivenza, quegli ideali di libertà e democrazia, di pace e di partecipazione allo Stato di diritto e alla comunità internazionale, che hanno trovato consacrazione nella nostra Costituzione”, ha detto Mattarella.
Dalla pandemia alle sfide odierne. Una su tutte: la guerra in Ucraina
Nel messaggio in occasione dell’anniversario, il presidente si appella all’unità della Repubblica anche per superare le sfide odierne: “Viviamo oggi, con il conflitto scatenato dalla Federazione russa in territorio ucraino, un’aperta minaccia a questi valori che ci impone una ferma risposta unitaria in seno alla comune identità europea e atlantica, affinché venga posta fine ai combattimenti e si raggiunga un duraturo accordo di pace”.
Giorgia Meloni: “162 anni fa iniziava il cammino dell’Italia”
“Oggi l’Italia celebra la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, le fondamenta robuste sulle quali la nostra comunità si erge e dalle quali essa prende ispirazione”. Così la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione.
“Il 17 marzo di 162 anni fa – scrive in una nota – iniziava il cammino dell’Italia come Stato unitario e si realizzava l’auspicio di un giovane genovese, visionario e ribelle, come Goffredo Mameli: poter vedere gli italiani non piu’ ‘calpesti e derisi’ e ‘divisi’, bensi’ raccolti in ‘un’unica bandiera’. Il 17 marzo è la solennità nazionale più unificante che abbiamo e nel corso della quale quale siamo chiamati a ricordare le ragioni del nostro stare insieme. Perché, come ha spiegato Ernest Renan, la Nazione è una grande solidarietà, un plebiscito che si rinnova ogni giorno e che si fonda sulla dimensione dei sacrifici compiuti e di quelli che ancora siamo disposti a compiere”, aggiunge Giorgia Meloni.
“Questa è la sfida che abbiamo davanti, è l’impegno che dobbiamo onorare ogni giorno: riannodare i fili di ciò che ci unisce e riscoprirci una comunità. Solo così possiamo liberare le migliori energie della Nazione e dimostrare che nessuna meta è preclusa all’Italia. Buon 17 marzo a tutti gli italiani!”, conclude il presidente del Consiglio.