Il relitto del Titanic è stato ricostruito per la prima volta nella sua interezza grazie a quello che i ricercatori definiscono il “più grande progetto di scansione subacquea della storia”.
Il modello 3D a grandezza naturale è stato creato con i dati raccolti da due sommergibili – chiamati Romeo e Giulietta – durante una spedizione di sei settimane nelle profondità dell’Atlantico settentrionale dove giace, spezzato in due, il transatlantico.
La missione ha raccolto una enormità di dati (16 TB) dal relitto a 3.800 metri di profondità.
Per gli scienziati coinvolti nel progetto questa ricostruzione potrebbe “riscrivere completamente” la storia del disastro del 1912.
“Ci sono ancora domande, domande fondamentali, che devono trovare risposta sulla nave”, ha detto Parks Stephenson, studioso del Titanic, a BBC News. Da questo punto di vista, il modello è “uno dei primi passi decisivi per portare la storia del Titanic verso una ricerca basata su prove e non su speculazioni”.
Da quando il relitto è stato individuato nel 1985, il Titanic è stato esplorato più volte. Ma è così grande che, nell’oscurità degli abissi, finora le telecamere hanno potuto mostrarci solo immagini parziali, mai l’intera nave.
La nuova scansione cattura il relitto nella sua interezza, rivelando una visione completa del Titanic sul fondo dell’oceano, spezzato in due, con la prua e la poppa separate da circa 800 metri e l’enorme campo di detriti che lo circonda.
La scansione è stata effettuata nell’estate del 2022 da Magellan Ltd, una società specializzata in mappature subacquee. I sommergibili, controllati a distanza hanno impiegato più di 200 ore per ispezionare in lungo e in largo il relitto.
Sono state scattate oltre 700 mila immagini da ogni angolazione, creando un’esatta ricostruzione 3D.
Secondo Gerhard Seiffert di Magellan si tratta del più grande progetto di scansione subacquea mai intrapreso: “La sua profondità, a quasi 4.000 metri, rappresenta una sfida, comprese le correnti, e non ci è consentito toccare nulla per non danneggiare il relitto”.
La mappatura sarà utilizzata da Atlantic Productions per realizzare un documentario sul Titanic.
Un aspetto chiave del progetto, secondo i ricercatori, è il fatto che il modello 3D a grandezza naturale “congela” il tempo e consentirà agli esperti di esaminare attentamente ogni minimo dettaglio del relitto che nel frattempo, in fondo all’oceano, viene attaccato dai microrganismi e prosegue il suo lento processo di disfacimento.
La speranza è che il Titanic possa ancora svelare i suoi segreti. “Davvero non capiamo il carattere della collisione con l’iceberg. Non sappiamo nemmeno se l’abbia colpito lungo il lato di tribordo – come viene mostrato in tutti i film – quando potrebbe essersi arenata sull’iceberg”, spiega Parks Stephenson.
Il Titanic affondò nelle prime ore del 15 aprile 1912 durante il suo viaggio inaugurale da Southampton a New York. Nel disastro morirono più di 1.500 persone.
I ricercatori hanno precisato che lo studio è stato condotto senza interferire con il relitto e che il team ha tenuto una cerimonia di deposizione di fiori in memoria delle vittime.