I social media possono avere “effetti profondamente dannosi” per i bambini e i ragazzi. A lanciare l’allarme è il “Surgeon general”, il responsabile della salute pubblica Usa Vivek H. Murthy. In un rapporto di 19 pagine ha spiegato che non ci sono prove sufficienti per determinare se i social media siano abbastanza sicuri per i più giovani, ma al contrario “ci sono ampi indicatori secondo cui possono presentare un profondo rischio di danni alla salute mentale e al benessere di bambini e adolescenti“. Murthy ha invitato i responsabili politici, le aziende tecnologiche, i ricercatori e i genitori ad “agire con urgenza” per proteggersi dai potenziali pericoli. “Gli adolescenti non sono solo degli adulti più piccoli – ha dichiarato – Sono invece in una fase di sviluppo diversa, e in una fase critica dello sviluppo del cervello”.
Il rapporto ha rilevato che “l’uso frequente dei social media può essere associato a cambiamenti nell’amigdala (la zona del cervello che gestisce le emozioni) e nella corteccia prefrontale (importante per il controllo degli impulsi, la moderazione del comportamento sociale), e potrebbe aumentare la sensibilità alle ricompense e alle punizioni sociali”.
Inoltre, il dossier ha citato una ricerca secondo cui fino al 95% degli adolescenti ha detto di utilizzare almeno una piattaforma di social media, mentre più di un terzo ha dichiarato di utilizzare i social media “quasi costantemente”. Inoltre, quasi il 40% dei bambini di età compresa tra gli 8 e i 12 anni usa i social, anche se l’età minima richiesta per la maggior parte dei siti è di 13 anni.
Il capo dell’ufficio federale per la Salute pubblica ha emesso un avviso ufficiale dove si sottolinea c’è un legame specifico tra il tempo trascorso sui social media e la depressione e l’ansia.
Da qui l’appello per “un’azione urgente da parte di politici, aziende tecnologiche, ricercatori, famiglie e giovani per raggiungere una migliore comprensione del pieno impatto dell’uso dei social media, massimizzare i benefici e ridurre al minimo i danni delle piattaforme di social media e creare ambienti online più sicuri e più sani per proteggere i bambini”.
L’iniziativa del Surgeon General rientra nel più vasto programma varato dal presidente Biden per il potenziamento dell’assistenza sanitaria mentale per tutti gli americani.