Gli autori di Succession, la popolare serie tv Hbo sulle vicende di un tossico colosso dei media americano, approverebbero. Il nuovo Ceo di Twitter, l’azienda di uno degli uomini più ricchi del mondo, famoso anche per i suoi tweet a sfondo sessista, per le critiche alla sua ex moglie perché non era “abbastanza bionda”, per le sue affermazioni contro la comunità Lgbtq+ e per un’accusa di molestie sessuali ai danni di una dipendente di SpaceX, sarà una donna.
Una donna di grande successo che viene apprezzata anche per “il modo in cui ha fatto sentire la voce di numerose donne della Nbc Universal”. Una manager che durante la pandemia si è battuta per l’utilizzo delle mascherine. Al contrario di Musk, che ha spesso ridicolizzato chi temeva il virus, e ha lottato per tenere aperte la sua fabbrica Tesla, negli Usa, mentre centinaia di migliaia di morti invitavano a tirare giù la saracinesca.
Il futuro Ceo di Twitter, insomma, è Linda Yaccarino, attualmente a capo dell’advertising della Nbc Universal, multinazionale dei media che ha il suo quartier generale a Manhattan, nel complesso di edifici che forma il Rockefeller Center.
Alla NbcU, Yaccarino negli ultimi dieci anni ha cercato (e trovato) un modo nuovo ed efficace per monetizzare le emittenti tv e le piattaforme digitali – tra cui Peacock – che compongono l’azienda. E proprio la sua reputazione, e la sua credibilità agli occhi degli inserzionisti, sono tra i motivi che hanno spinto Elon Musk, l’attuale Ceo di Twitter, a offrirle il lavoro.
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Twitter ha un urgente bisogno di denaro, di entrate solide che possano garantire la sopravvivenza del social. E le ultime mosse di Musk, compreso il caos sulla spunta blu – prima a pagamento per tutti, poi solo per alcuni – non sembrano essere state efficaci in tal senso.
In più il profilo di Yaccarino, che prima di approdare alla NbcU ha speso 19 anni in un’altra grande azienda dei media, la Turner Entertainment, appare in linea con la volontà di Musk di trasformare Twitter nell’ombelico dell’informazione e dell’intrattenimento. Con i contenuti condivisi da creator e giornalisti, certo, ma anche attraverso un sistema di micropagamenti – già annunciato – che permetterà agli editori di offrire sulla piattaforma l’acquisto di uno o più articoli, senza la necessità di un abbonamento.
L’imprenditore non ha ancora ufficializzato il nome di Yaccarino, ma il Wsj è certo che si tratti di lei. Su Twitter Musk ha soltanto fatto intendere che si tratterà di una donna: “Lei inizierà tra circa sei settimane”.
A quel punto Musk dovrebbe farsi veramente da parte, circa sei mesi dopo l’esito di un sondaggio su Twitter favorevole alle sue dimissioni da Ceo. “Rispetterò l’esito del sondaggio”, aveva scritto all’epoca l’imprenditore. Ma la questione “Ceo”, in realtà, è rimasta a lungo in un cassetto. “La questione non è trovare un amministratore delegato – si è giustificato Musk – ma trovarne uno che sia in grado di tenere Twitter vivo”.
Il caso
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In pochi, nei mesi scorsi, hanno creduto alla promessa di Musk, al fatto che fosse seriamente intenzionato a cedere il timone. Tra i meme di successo sull’imprenditore, su Twitter, non a caso ci sono quelli di Musk al femminile, con lunghi capelli e tratti più gentili. “Ecco Elona Musk – è il messaggio ironico di quelle immagini – il nuovo Ceo di Twitter”.
Ma Musk, statene certi, non starà in un angolo a guardare. L’imprenditore assumerà il ruolo di presidente esecutivo dell’azienda, nonché quello di Chief Technology Officer con una supervisione sui prodotti e il software.