Dieci startup: Empethy, Heloola, Pack, Tutornow e Wibo dall’Italia, Intuitivo e Preflet dal Portogallo, Automatika Robotics dalla Francia, Sirius dall’Olanda e Sorair dal Regno Unito. Un unico demoday, quello di Techstars alle Officine Grandi Riparazioni, in programma l’11 maggio. Un po’ il punto e a capo della quarta edizione di Torino Cities of the Future, acceleratore nato in seno a Techstars: 1,8 milioni investiti complessivamente (le startup ricevono subito un finanziamento di 120 mila dollari), tredici settimane di incontri, crescita e sviluppo, strutturate per sostenere la prossima generazione di imprenditori in settori diversi, tra cui mobilità, sostenibilità, robotica, logistica e edtech.
Il demo day offre l’opportunità alle startup di presentarsi ad un pubblico di investitori, potenziali clienti, partner e attori del settore provenienti da tutta Europa. “Dopo il demo day – ha spiegato Antonio Pisante, 30 anni, program manager per l’Italia di Techstars – il rapporto con le startup non si interrompe, la quantità di attività diminuisce ma il nostro supporto c’è sempre”.
I numeri di Techstars
In Italia da 3 anni e mezzo, Techstars ha da subito lanciato il primo acceleratore di Smart Mobility e il primo programma internazionale presso le Ogr di Torino. Nel 2022, il programma si è ampliato diventando il primo acceleratore in Italia focalizzato sulle Smart Cities, “una sorta di espansione del concetto di mobilità intelligente anche ad altre aree, tra cui sostenibilità, smart government, education, smart companies”.
Startup
“L’Italia avrà presto decine di startup di successo. Ora ci sono gli ingredienti giusti”
Grazie alle partnership con le aziende locali e gli hub dell’innovazione come Torino City Lab, le aziende partecipanti hanno avuto la possibilità di testare le loro soluzioni innovative all’interno del territorio torinese. Gli alunni degli ultimi tre anni hanno raccolto oltre 70 milioni di dollari in finanziamenti e creato più di 400 posti di lavoro“.
Nel corso degli anni, ha sottolineato Pisante, “è cambiata la qualità delle startup italiane, soprattutto per quello che riguarda i founder e il mindset internazionale”. E a proposito del quadro italiano degli investimenti in startup ha parlato sì “di un anno meno favorevole rispetto al 2022, ma – ha aggiunto – nel mondo degli early stage investor c’è molto movimento. Il problema è dai serie A in poi”.
L’innovazione per la città
Il programma si avvale anche della partnership con il comune di Torino. “Questa amministrazione è molto interessata a soluzioni legate a smart road e guida intelligente. Ma anche altre startup attive in settori diverse sono state scelte per collaborare: parliamo di ambiti come la scuola, la cura degli animali, la cultura”. Una sorta di open innovation sociale.
Russia-Ucraina
“Abbiamo lanciato la nostra startup in Ucraina. Ora la guerra ha cambiato tutto”
Le 10 startup del demo day
Automatika Robotics è una startup francese che sviluppa soluzioni di guida spinte dall’Intelligenza Artificiale, in ambienti non strutturati. Fondata nel 2022, la società fornisce soluzioni di machine learning alle sfide della navigazione autonoma. I fondatori sono Maria Kabtoul e Haroon Rasheed. Specializzata in robotica e teoria del controllo, Maria ha conseguito un dottorato in matematica applicata e ha esperienza di lavoro su robot mobili insieme alla navigazione proattiva e socialmente consapevole per auto a guida autonoma in spazi dinamici condivisi con i pedoni. Haroon è invece ricercatore nei campi dell’apprendimento automatico e della simulazione basata sulla fisica.
Empethy è una startup fondata a Napoli nel 2021 da Lorenza Silvestri e Annamaria Barbaro, 27 anni entrambe. La società ha sviluppato una piattaforma che mette in contatto le associazioni con le famiglie che vogliono accogliere un animale tra le mura domestiche. “In 12 mesi – hanno spiegato – Empethy è riuscita a coinvolgere oltre 500 canili, rifugi ed associazioni in tutta Italia, a veicolare più di 2500 adozioni, e stringere le prime collaborazioni con aziende che vogliono misurare e comunicare il loro impegno sociale verso la promozione delle adozioni responsabili”.
Heloola è una startup fondata nel 2019 a Milano da Giada e Alice Cancellario. Nata con l’obiettivo di celebrare la lettura come forma di intrattenimento, già accelerata presso B4i – Bocconi for innovation, la società è di fatto un book club che ogni seleziona un libro contemporaneo e ne discute con la community sui social e attraverso incontri digitali.
Pack è una startup italiana fondata nel 2021 a Bologna da Pietro Maria Picogna (anche ceo) che si occupa di risorse umane e che ha sviluppato una piattaforma studiata per ottimizzare la crescita e la valorizzazione dei dipendenti. Tra gli strumenti, programmi di mentoring per affiancare figure senior ai giovani talenti e la definizione di feedback continui per mantenere un flusso di comunicazione costante tra superiori e collaboratori.
Tutornow è una startup, nata a Como nel 2021, specializzata in ripetizioni online che ha sviluppato una piattaforma innovativa pensata per l’insegnamento. I fondatori sono Nicola De Carlo, Luca Dei Rossi, Andrei Braila e Riccardo Sciortino. Fra i percorsi accessibili l’homeschooling, il recupero delle insufficienze, la possibilità di imparare da zero una nuova lingua, o essere aiutati nei compiti o supportati anche in caso di presenza di disturbi specifici dell’apprendimento e bisogni educativi speciali. Incubata a Lomazzo, nel polo tecnologico di ComoNext, Tutornow è stata selezionata tra le cinque startup del bando “Dall’idea all’impresa 2020” della Camera di commercio di Como e ha partecipato al Web marketing festival di Rimini.
Wibo è una startup attiva nel settore della formazione, fondata a fine 2019 da Alessandro Busso e Tommaso Seita. Il suo obiettivo è rendere la formazione aziendale divertente e interattiva attraverso microapprendimento, gamification e incontri significativi.
Intuitivo è una startup portoghese, fondata nel 2020 in piena pandemia, che facilita la creazione e la correzione di esercizi, test e moduli, pensata per assistere insegnanti e scuole nella didattica virtuale o in presenza. Fondata da Diogo Silva, Duarte Oliveira e João Guimarães, la società ha sviluppato una piattaforma collaborativa in cui gli insegnanti possono facilmente creare, salvare, gestire, condividere, pubblicare e correggere esercizi e test, per lezioni faccia a faccia faccia, ibride o online.
Preflet è una startup nata nel 2023 a Lisbona che sviluppa soluzioni di intelligenza aumentata. La società, fondata da Francesca Rubbiani, Shailendra Tomar e Jorge Mendes ha creato una piattaforma che aiuta i gestori degli edifici a risparmiare sui costi energetici. Il software della compagnia si connette con il contatore intelligente e utilizza l’apprendimento automatico, il clima e i dati satellitari. Fornisce azioni facili da implementare per risparmiare denaro, ridurre il consumo energetico e diminuire l’impronta di carbonio degli edifici. La tecnologia di Preflet rileva le firme energetiche e sfrutta dati multidimensionali come energia, meteo, occupazione, audit energetico, guasti storici e dati satellitari.
Sirius è una startup olandese, basata ad Amsterdam e fondata nel 2019 da Anastasia Kuskova, Sergey Tyan, Vsevolod Martynov. Offre soluzioni personalizzate alle aziende per la decarbonizzazione e finanziamenti verdi, aiutando a incassare i sussidi, a risparmiare sui costi energetici. Grazie al motore di intelligenza artificiale, si possono mappare i propri obiettivi climatici e raggiungerli in modo efficace.
Sorair è una startup londinese che vuole rendere le consegne in giornata più economiche e accessibili, fornendo alle aziende un sistema autonomo di consegna via droni, a noleggio o previa concessione della tecnologia con l’obiettivo di diminuire le emissioni di carbonio prodotte nell’ultima fase della supply chain.
