Tutto più o meno come previsto, ma con qualche gradevole imprevisto a ravvivare il tutto. In questo breve gioco di parole si può sintetizzare l’edizione 2023 della Google I/O, la conferenza annuale in cui l’azienda di Mountain View annuncia le novità hardware e software per i mesi a venire.
L’evento si è tenuto il 10 maggio allo Shoreline Amphitheatre, poco distante dalla sede di Big G. Le cronache diranno che è la prima volta che si svolge nell’arco di una sola giornata, anche se non è proprio così: è vero che le presentazioni si concludono in un paio d’ore (fra le 19 e le 21 italiane del giorno 10) e però è altrettanto vero che nel pomeriggio è stato previsto spazio per vari approfondimenti sui punti toccati e sui prodotti svelati e che la stessa cosa è in programma per il giorno successivo, giovedì 11 maggio.
Intelligenza artificiale
La IA generativa di Google integrata in Gmail e Docs: “Aiuterà a scrivere i testi”

La ricerca cambia per dare (ancora) più spazio all’IA
Iniziamo con gli imprevisti, perché le novità a livello di software sono state tantissime, ovviamente concentrate soprattutto sugli strumenti di ricerca.
Sundar Pichai, numero uno di Google, è salito per primo sul palco della I/O 2023 annunciando novità:
-
per Gmail, con la funzione Help me write che sarà integrata in Workspace e aiuterà a scrivere mail con l’aiuto dell’intelligenza artificiale;
-
per Maps, con Immersive View for Routes (una evoluzione di Immersive View) che permetterà di vedere fotogrammi passo dopo passo del percorso che si sta per seguire a piedi, in bici, in auto;
-
per Foto, con il nuovo Editor Magico (evoluzione di Gomma Magica) che permetterà non solo di rimuovere dalle foto eventuali oggetti o persone indesiderate, ma anche di aggiungerne altri con l’aiuto dell’IA generativa.
Sia Immersive View for Routes sia Editor Magico saranno disponibili nel corso del 2023, il primo partendo da 15 città nel mondo (in Italia dovrebbero esserci Firenze e Venezia).
L’evento
A Parigi abbiamo visto l’IA più avanzata di Google. E abbiamo scoperto come funzionerà Bard


Bard arriva in 180 Paesi del mondo (ma non in Italia)
Bard, la nuova intelligenza artificiale generativa di Google che si basa su LaMDA (cos’è?) esce in qualche modo dalla fase di sperimentazione e diventa accessibile in oltre 180 Paesi del mondo, anche se per ora prevalentemente in lingue inglese; è comunque già utilizzabile in giapponese e coreano e “presto saremo in grado di supportare le 40 lingue più diffuse al mondo”. Fra cui speriamo davvero che ci sia anche l’italiano.
Bard funziona più o meno come ChatGPT: è una IA conversazionale, dunque le si possono fare domande sui più disparati argomenti come se si stesse chiacchierando, con la differenza (fondamentale) che ha accesso a Internet e dunque può dare risposte aggiornate anche su temi di attualità. Anche per questo, da Google hanno annunciato che “stiamo rendendo più semplice e fluida l’esportazione delle risposte di Bard in Google Docs o Gmail: la formattazione rimarrà intatta, così che le persone possano continuare a modificare direttamente in Docs o in Gmail senza dover copiare, incollare e riformattare le risposte di Bard”.
Bard è anche una delle IA che sta alla base della cosiddetta Multisearch, la ricerca per parole e immagini introdotta da Google (anche in Italia) a metà del 2022: lo conferma il fatto che durante l’evento è stato chiarito che “presto Bard includerà anche foto e immagini nelle sue risposte, estratte da Google Image Search” così che se si chiedono informazioni su posti da vedere (per esempio) a Roma, New York o Parigi, la risposta includerà elementi visivi insieme con il testo. E si potrà anche fare l’opposto, cioè fare domande a Bard partendo da una foto, perché “semplificheremo anche l’inserimento di immagini dentro a Bard”.
articolo in aggiornamento